La birra blanche è una Ale tradizionale belga amata trasversalmente e consumata prevalentemente nei mesi primaverili ed estivi per la sua freschezza e per il tenore alcolico non eccessivo.
Dissetante e piacevole, risulta morbida, si riconosce dal color giallo paglierino lattiginoso ed è caratterizzata da una buona dose di frumento. Alcune delle ricette delle blanche artigianali prodotte attualmente prevedono l'utilizzo del cumino, della cannella e addirittura della camomilla o della scorza d'arancia.
Non è semplice ricostruire con precisione l'apparizione delle prime blanche nella storia, ma è provato che già nel 1300 si consumavano birre di frumento nelle Fiandre. Quello che è certo è che nel secolo successivo si ha traccia di birre blanche prodotte dai monaci di Hoegaarden. In quella zona la vicinanza coi porti olandesi consente l'accesso a una gran quantità di spezie e così vengono introdotte nella ricetta il coriandolo e il curacao, ingredienti che ancora oggi vengono utilizzati per la produzione di questa birra così particolare. Morbida e fruttata la birra blanche riscuote molto successo, ma con la successiva diffusione delle Lager in tutta Europa finisce per perdere appeal e nel 1955 chiude anche l’ultimo stabilimento che la produce.
La rinascita avviene grazie al lattaio Pierre Celis che riprende in mano la ricetta, acquista e riapre uno degli ultimi birrifici che produceva questa birra nello specifico, e dà vita alla Hoegaarden Blanche, una delle più famose nel mondo.
Ad oggi questa birra è molto nota, amata specialmente dalle donne per il suo gusto dolce e maltato con note fruttate. Piace per il suo potere rinfrescante, il tenore alcolico moderato e il profumo fruttato, ma anche perché sia per il colore che per la consistenza della densa schiuma bianca, differisce molto dalle normali birre di produzione industriale.