Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta del mondo IPA andando ad analizzare la famiglia delle Speciality IPA. Quando si parla di speciality IPA non si parla di uno stile vero e proprio ma di una categoria pensata più che altro per i concorsi. (fonte: BJCP – linee guida stili 2015)
Appartengono a questa categoria: le Belgian IPA, le White IPA, le Red IPA, le Brown IPA, le Rye IPA, e le Black IPA.
Belgian IPA: IPA fruttata e speziata prodotta con lieviti belga, si presenta di colore ambrato con abbondante schiuma color crema. Generalmente limpida può risultare più opaca nel caso in cui venga utilizzato del dry-hopping.
White IPA: la si può considerare una versione più fruttata e speziata della classica American IPA con un corpo più leggero. L’utilizzo dei malti Pale e di frumento possono ricordare il pane, mentre al naso emergono principalmente note fruttate di banana, agrumi e albicocca abbinate a quelle più pungenti di pepe e coriandolo provenienti sempre dai lieviti belga. Il risultato è una birra fresca, mediamente amara e torbida con una schiuma bianca persistente.
Red IPA e Brown IPA: la differenza principale tra questi due stili è il colore poiché si passa dal rosso delle prime al marrone/bruno delle Brown IPA ma entrambe risultano luppolate, amare e moderatamente alcoliche come le American IPA. Le caratteristiche dei malti utilizzati (Crystal o Chocolate) donano a queste birre note dolci di caramello, cioccolato al latte, cacao, toffee, nocciola, biscottato, pane tostato e/o frutta scura che vanno a bilanciarsi all’amaro dei luppoli. Il risultato è una birra dal corpo medio/leggero con una schiuma persistente il cui colore può variare da bruno a crema.
Rye IPA: conosciuta anche come American Wheat, è una birra prodotta con l’aggiunta di malto di segale, che dona un carattere rustico e leggermente terroso, ai malti Pilsner e in alcuni casi CaraRed. L’aspetto è una birra che varia da giallo chiaro e dorato con un corpo medio/leggero. In bocca solitamente è immediata la percezione di amaro abbinato a sentori agrumati e citrici con lievi sfumature resinose e di aghi di pino.
Black IPA: birra con una secchezza, luppolatura e gusto caratteristici della American IPA, ma solo più scura poiché prodotta con malti torrefatti che aggiungono a quest’ultima lievi note di biscotto, cacao e caffè. I malti scuri sono morbidi e fanno da supporto senza essere una componente principale del gusto. La bevibilità è una caratteristica basilare. il colore varia da marrone scuro a nero con schiuma compatta e persistente. (fonte: BJCP – linee guida stili 2015)
Concludiamo cosi questo magnifico viaggio nel mondo IPA dove possiamo dire che pur partendo da una base ben solida e precisa negli anni questo mondo si è notevolmente evoluto dando vita a diversi stili con caratteristiche completamente differenti.
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